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Nel Vastese si apre un procedimento giudiziario che riguarda la gestione economica di un’anziana signora da anni non più autosufficiente. Secondo la ricostruzione formulata dalla procura, L.P., 67 anni, che per lungo tempo ha ricoperto il ruolo di tutrice dell’ottantenne, avrebbe effettuato numerosi prelievi dal libretto postale dell’assistita appropriandosi, sempre secondo l’accusa, di cifre non dovute per un totale che supererebbe gli 83mila euro.

A essere chiamato a rispondere davanti ai giudici non è soltanto la tutrice. In aula comparirà anche T.C., 65 anni, dipendente dell’ufficio postale presso cui venivano effettuate le operazioni contestate. Per lui l’ipotesi di reato è quella di omesso controllo, in quanto non avrebbe verificato la legittimità delle richieste di prelievo.
Il processo si svolgerà dinanzi al collegio del tribunale di Vasto.

Secondo quanto sostenuto nel capo d’imputazione, i prelievi contestati risalirebbero a un arco temporale piuttosto ampio, dal 2012 al 2019. La tutrice avrebbe disposto maggiorazioni non giustificate rispetto alle somme previste come compenso per l’attività di assistenza. Le cifre indicate dagli inquirenti mostrano incrementi ritenuti anomali: nel 2012 circa 4.500 euro in più rispetto al previsto, negli anni successivi scostamenti analoghi fino ad arrivare, nel 2017 e nel 2018, a importi contestati di decine di migliaia di euro. In totale, l’ammanco ricostruito dagli investigatori ammonterebbe a 83.527 euro.

L’assenza di rendicontazioni annuali e di documentazione a supporto delle spese avrebbe fatto scattare i primi dubbi da parte dell’autorità giudiziaria, che ha quindi nominato un amministratore di sostegno. È stato proprio quest’ultimo, effettuando le verifiche previste, a segnalare gli ammanchi ipotizzati.

La procura ha poi ricostruito la vicenda ascoltando diversi testimoni, che saranno chiamati a deporre nel corso dell’udienza.
L’anziana assistita vive oggi in una struttura specializzata dove riceve cure costanti. I familiari, che si dicono colpiti da quanto emerso, confidano che il dibattimento possa fare chiarezza su tutta la vicenda.

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