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LANCIANO – Dopo la violenta rissa che aveva trasformato il quartiere Santa Rita in un campo di battaglia, le forze dell’ordine hanno messo in atto una vasta operazione di controllo che ha portato alla scoperta di droga, armi e strumenti destinati allo spaccio. L’intervento, scattato all’alba, ha stretto il cerchio attorno alle due famiglie rom coinvolte nello scontro avvenuto il 9 novembre, chiudendo il cerchio su traffici e propositi di vendetta che stavano alimentando nuova tensione nella zona.
L’OPERAZIONE
Alle 8.15 piazza Aldo Moro si è riempita di pattuglie di polizia, carabinieri e guardia di finanza, in un dispositivo imponente disposto dal questore di Chieti, Leonida Marseglia. Agenti e unità cinofile provenienti da Lanciano, Chieti e Pescara hanno affiancato i militari dell’Arma in una serie di controlli mirati verso soggetti ritenuti vicini allo spaccio e alla possibile detenzione di armi.
LE PERQUISIZIONI
Le verifiche sono partite dalle abitazioni dei membri delle due famiglie in conflitto. A casa di Osvaldo e Violetta Di Rocco, in via Bellisario, i carabinieri hanno trovato 283 grammi di cocaina già suddivisa e pronta per lo smercio, insieme a bilancini e materiale per il confezionamento.
Durante l’ingresso dei militari, la donna avrebbe tentato di spostare un involucro all’interno dell’asciugatrice e di occultare una chiave nella mano; proprio quella chiave ha permesso di aprire una cantina seminterrata dove era nascosta la maggior parte della sostanza, confezionata in buste sottovuoto.
I due, difesi dall’avvocato Alessandro Cerella, sono stati posti ai domiciliari con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio in concorso.
LA SCOPERTA DELL’ARMA
Il controllo è poi proseguito nell’abitazione del figlio, Fioravante Di Rocco, in via De Riseis. Qui gli agenti hanno rinvenuto una pistola Glock calibro 9x21 con due caricatori carichi, un coltello a serramanico, 55 grammi di cocaina, strumenti per il confezionamento e circa 30mila euro in contanti. In auto è stata trovata anche una mazza da baseball.
Gli accertamenti hanno rivelato che la pistola era stata rubata anni prima in un’abitazione della provincia di Teramo.
Anche per Fioravante Di Rocco, difeso dall’avvocato Tristana Di Bucchianico, è scattato l’arresto per spaccio, detenzione abusiva e ricettazione di arma da fuoco.
I tre indagati sono ora in attesa della convalida del provvedimento.