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La sanità pubblica non può definirsi d’eccellenza quando pazienti oncologici sono costretti a sospendere terapie vitali per mancanza di farmaci o per disfunzioni interne. Eppure è quanto sarebbe accaduto nuovamente nella ASL di Chieti, dove altri malati in cura sono stati rimandati a casa senza poter proseguire il loro trattamento chemioterapico.

A denunciarlo è il consigliere regionale Antonio Di Marco, che racconta di aver ricevuto segnalazioni dirette, con casi verificatisi a Lanciano la scorsa settimana. Di Marco riferisce di aver richiesto chiarimenti formali alla Direzione Generale della ASL, ricevendo una smentita netta dal Direttore Mauro Palmieri.

Una smentita che, secondo il consigliere, contrasta con le testimonianze raccolte – inclusa quella della prima paziente che portò alla luce il problema ad agosto – e che offre un quadro ben diverso da quello ufficiale.

“La Regione deve accertare immediatamente questa discrepanza. Andremo avanti”, afferma Di Marco dopo la conferenza stampa tenuta a Pescara insieme al capogruppo PD Silvio Paolucci e al presidente della Commissione Vigilanza Sandro Mariani, e dopo il servizio dedicato alla vicenda da L’Aria che Tira su La7.

Di Marco attacca la giunta regionale, invitandola a smettere di negare l’esistenza del problema:

“Il compito delle istituzioni non è smentire a prescindere, ma verificare, capire cosa non funziona e intervenire con urgenza. Chiedo una verifica ispettiva immediata sulle forniture e sui protocolli nei reparti oncologici della ASL di Chieti, la pubblicazione degli esiti e l’attivazione di misure d’emergenza per garantire subito i farmaci mancanti e percorsi alternativi per i pazienti”.

Il consigliere ricorda anche come, in estate, le sue prime denunce vennero liquidate dal presidente Marsilio con accuse personali, senza un’indagine preliminare:

“Non è accettabile pensare di mettere a tacere i pazienti con comunicati ufficiali. Continueremo a informare e denunciare, e chi ha sbagliato deve assumersi le responsabilità”.

Sulla stessa linea Silvio Paolucci, che sollecita il presidente regionale a un cambio di rotta:

“Il presidente non può limitarsi a polemizzare: deve verificare se queste denunce sono fondate. La situazione è frutto di anni di tagli alla sanità, oltre 50 milioni sottratti a farmaci e dispositivi medici. Basta minimizzare: serve confronto e responsabilità”.

Chiude Sandro Mariani, presidente della Commissione Vigilanza:

“La maggioranza continua a ripetere che il problema non esiste, dipingendo l’opposizione come allarmista. Ma i fatti raccontano altro: tasse più alte, servizi peggiori e pazienti lasciati soli. L’atteggiamento del presidente Marsilio è inaccettabile. Le intimidazioni politiche non fermeranno chi difende i cittadini”.

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