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La Guardia di Finanza di Chieti ha scoperto un giro di truffe legato alla spesa sanitaria protesica. L’operazione, ribattezzata “Protesi fantasma”, ha portato al sequestro di beni e risorse finanziarie per oltre 1,1 milioni di euro.

Le indagini, condotte dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Lanciano sotto la direzione del Capitano Domenico Siravo, hanno fatto emergere un meccanismo illecito: alcuni dispositivi sanitari risultavano fatturati dai rivenditori e regolarmente pagati dall’Asl 02 Lanciano-Vasto-Chieti, ma in realtà non sarebbero mai stati consegnati ai pazienti. In altri casi, anche se i presidi erano stati restituiti al fornitore, l’addebito all’azienda sanitaria veniva comunque mantenuto.

I controlli hanno permesso di quantificare un profitto illecito di 744.140,75 euro, successivamente “ripulito” attraverso il pagamento di fatture false emesse da una società cartiera con sede a Roma. Il valore complessivo delle operazioni inesistenti superava il milione di euro.

Il pubblico ministero Miriana Greco ha iscritto due persone nel registro degli indagati con l’accusa di truffa aggravata ai danni dello Stato e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti. Il gip Massimo Canosa ha disposto il sequestro preventivo di 1.139.427,95 euro, comprendente beni immobili, disponibilità finanziarie e persino il patrimonio di un trust riconducibile agli indagati, costituito durante l’inchiesta.

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